“Oh, Vita!” è arrivato Jovanotti!!!

“Oh, Vita!” è arrivato Jovanotti!!!

Jovanotti: esce oggi per Universal Music, il nuovo e attesissimo album “Oh, Vita!”.

Il quattordicesimo album di inediti, scritto dal cantautore romano e prodotto da Rick Rubin, è un’opera unica, una nuova frontiera dell’artista più innovativo del panorama musicale italiano.

Registrato tra Cortona, Firenze e Malibu, “Oh, Vita!”, rilasciato a 30’anni da “Jovanotti For President” (1988), rappresenta per Lorenzo un nuovo inizio.

“Oh, Vita!” è la libertà e il coraggio di rimettersi sempre in gioco, è la visione del mondo di oggi; privo di furbizie e pieno di cuore, è la fiducia nella forza delle canzoni, è il disco che non ti aspetti, è il desiderio di essere per la prima volta completamente nudi in un disco vivo, caldo, appassionato, essenziale, emozionante, divertente, totalmente e veramente libero.

Lontano dagli stereotipi musicali del momento e dalle facili sonorità, “Oh, Vita!” è il disco di Jovanotti di oggi.

La direzione del leggendario produttore Rick Rubin ha aiutato Lorenzo a spingersi oltre “la smania di piacere” e a trovare il coraggio di parlare senza niente in mezzo tra lui e chi ascolta, di cantare senza trucchi e di consegnare la sua musica nuda e cruda, così com’è. Forte di una densità emotiva in tutti i brani davvero nuova e potente.

Ascoltando il suono di molte canzoni di “Oh, Vita!” si riconosce con piacere l’accompagnamento della chitarra acustica, una nuova/antica compagna di avventura.

La scrittura dei testi in questo nuovo disco raggiunge il massimo della sua forza e della sua umanità: Lorenzo è da solo, completamente allo scoperto, senza fronzoli, senza nessuna decorazione per la sua musica che, per la prima volta, punta dritta all’essenza della canzone.

Il disco sarà pubblicato nelle versioni Standard, Vinile e in Musicassetta e sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Conclusa da poco la prima fase delle prove tenutesi a Cortona, a gennaio comincerà la fase di allestimento a Rimini del nuovo Tour.

Il 12 febbraio infatti, partirà da Milano il “Lorenzo Live 2018”, prodotto e organizzato da Trident Music.

Dopo il successo di “Lorenzo Neegli Stadi 2015” e del successivo “Lorenzo Nei Palasport”, Jovanotti tornerà da febbraio a giugno 2018 con decine di appuntamenti nei Palazzi dello Sport e suonerà con la sua band fermandosi nelle città per lunghi periodi. Sono già dieci, infatti, per la prima volta in assoluto le date annunciate al Forum di Milano.

Otto le serate attualmente previste a Roma (dal 19 aprile), otto a Firenze (dal 10 marzo). Il Tour si completa con due tappe a Rimini (3 e 4 marzo), quattro a Torino (dal 3 aprile), due a Bologna (13 e 14 aprile), due ad Acireale (8 e 9 maggio), e sei serate in uno speciale allestimento estivo all’Arena di Verona (dal 15 maggio). Lo Show proseguirà poi il suo viaggio a Eboli (il 25 e 26 maggio), poi ad Ancona (1 e 2 giugno) per poi spingersi verso qualche appuntamento in Europa: Stoccarda (16 giugno), Vienna (19 giugno), Zurigo (21 giugno), Bruxelles (23 giugno), per chiudere a Lugano il 30 giugno prossimo.

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In occasione dell’uscita del nuovo album, apre a Milano in Piazza Gae Aulenti  N. 4 – Torre C (da mezzanotte del 30 novembre) il Jova Pop Shop. Il nome nasce in onore al leggendario POP SHOP che aveva aperto Keith Haring a New York negli anni Ottanta. La prima volta che Lorenzo è stato a New York ne rimase folgorato. Fu la sua prima tappa “Quella maglietta ce l’ho ancora! Avete presente quelle due o tre magliette della vita…”.

Il Jova Pop Shop proporrà la vendita di “Oh, Vita!” in CD, vinile e musicassetta. E anche di Sbam!” (leggi sotto), di speciali pezzi di merchandising e di alcuni oggetti in tiratura limitata il cui incasso sarà devoluto a quattro associazioni: LAD Onlus, ONLUS La Casa di Toti, Parco Canile/Gattile del Comune di Milano e ONLUS SOSPRIMOSOCCORSOCANIEGATTI.

Conferenza stampa di presentazione del nuovo album di Jovanotti “Oh, Vita!”, in diretta dal Jova Pop Shop.

“Oh, Vita!” – Intervista Jovanotti

“Oh, Vita!” – TrackList (raccontata) e Cover

[toggler title=”01. Oh, Vita! – (03:34)” ]È la porta d’ingresso all’album, strofe in free style e un ritornello che suona come un mantra collettivo anche se Lorenzo lo coniuga in prima persona. E’ un rap dove Jova e Rubin si incontrano nella loro essenza, come se si conoscessero da sempre, e si divertono. Oh, Vita! incarna la verità di questo disco, senza decorazioni, senza furbizie e pieno di cuore e di fiducia nella forza della musica e delle canzoni.[/toggler]

[toggler title=”02. Sbagliato – (04:30)” ]Un flusso di due chitarre che attraversa come un fiume irregolare il paesaggio emotivo di un essere umano, nel tempo che scorre, tra le domande senza risposta e l’allegria come risorsa irrinunciabile anche quando il senso delle cose sfugge. Se fosse un vino avrebbe sentori di balera e di West Coast, se fosse una maglietta sarebbe quella che hai da sempre nel cassetto, consumata con qualche buco e piena di storie, che ti porti con te in ogni trasloco, se fosse una moto avrebbe le cromature arrugginite ma partirebbe al primo colpo.[/toggler]

[toggler title=”03. Chiaro Di Luna – (03:59)” ]Romantica, è talmente intima che potrebbe disintegrarsi se si ascolta in più di due persone alla volta. E’ la musica del futuro, quando ci sarà il black-out potremo sempre contare su questa canzone, e sulla luna.[/toggler]

[toggler title=”04. In Italia – (05:15)” ]È l’Italia di Lorenzo, semplicemente e senza filtri, è un paese amato come si fa con le cose che non si scelgono ma ti vengono date prima di sapere cosa farne e senza libretto di istruzioni. Il luogo dove si nasce, la famiglia, il paesaggio dove si cresce, le persone che si incontrano nel cammino. L’Italia di Lorenzo è afrobeat, è funk, è hip hop, ma c’è anche la fisarmonica, è una lista di facce e di immagini, senza nessuna coerenza apparente, ma la coerenza è sempre e solo apparente, perché esistono tante “italie” quante sono quelle vissute immaginate amate sfuggite criticate e abitate.[/toggler]

[toggler title=”05. Le Canzoni – (04:09)” ]È l’unico pezzo con la cassa dritta di Oh, Vita!, talmente dritta che c’è solo lei a comporre la ritmica, quanto basta per ballare forte, molto forte, con le strofe frenetiche e i ritornelli che si tuffano nella goduria. Una specie di manifesto pop, sul fatto che la “bellezza” che teoricamente dovrebbe salvare il mondo forse non lo salverà, ma la libertà invece sì, lo salva in continuazione, e continua a farlo girare.[/toggler]

[toggler title=”06. Viva La Libertà – (03:41)” ]Che cos’è la libertà nessuno lo sa dire, ma quando c’è si fa riconoscere, e poi scappa di nuovo, e bisogna andare a cercarla, e così all’infinito. Gli americani, che hanno una definizione per tutto, questa canzone la chiamerebbero una “campfire song”, ma sta benissimo anche alla fine di un concerto elettrico, quando si riaccendono le luci del palasport, e ci si guarda in faccia e per un attimo quella parola ha di nuovo senso e significato, e puoi portartela con te quella sensazione e “farla durare, e darle spazio”.[/toggler]

[toggler title=”07. Navigare – (03:33)” ]Il cantautore Lorenzo Cherubini alle prese con una linea melodica sinuosa e un sound da cinema, che si collega alla scuola delle colonne sonore italiane, amate alla follia da Rick Rubin, che quando ha sentito il demo di questo pezzo, che era fatto solo con una chitarra, ha guidato la produzione verso una zona più avventurosa, una navigazione a vista. Non è un pezzo consolatorio, è l’emozione di un uomo adulto, che non si arrende, un marinaio di città e, come succede nelle canzoni, più ci si allontana e più si è autobiografici.[/toggler]

[toggler title=”08. Ragazzini Per Strada – (03:13)” ]Un giro di accordi, un giro di ricordi, un giro per le strade di un’amicizia antica che torna a bruciare nel petto, perché basta guardare fuori dal finestrino girando in macchina per qualsiasi città per accorgersi che c’è sempre qualcuno a ripetere il rito della crescita, del passaggio dalla spensieratezza alla vita, provando a restare flessibili, perché le cose continuano a trasformarsi anche quando pensiamo di no. Anche in questa canzone c’è solo quello che serve, le parole, una melodia, la voce, una chitarra. Stop.[/toggler]

[toggler title=”09. Quello Che Intendevi – (04:51)” ]Ancora la libertà, sempre lei, chiodo fisso che continua a staccarsi dal muro, perché l’intonaco non regge più. Sono quattro storie in bilico tra destino ineluttabile e libertà, la frontiera dove succede quasi tutto. La forza di gravità, la voglia di staccarsi da terra e tutto su un giro di blues che più essenziale non si può, ma non manca nulla, perché qui è tutto vero, come ribellarsi allo sguardo piatto sulle cose, alla visione in bianco e nero. Le cose cambiano, a volte, il futuro non è scritto.[/toggler]

[toggler title=”10. SBAM! – (04:20)” ]La base era arrivata dagli Ackeejuice Rockers, un duo di dj di Bassano che producono mumbatone e dancehall. Lorenzo ci ha scritto la canzone, Rubin l’ha trasformata in una macchina da festa, che farà tremare i palasport. Parla dello Sbam! Chi non sa cos’è lo Sbam! vuol dire che non è mai stato ad un concerto di Lorenzo, e allora deve rimediare in fretta![/toggler]

[toggler title=”11. Amoremio – (04:28)” ]Scritto tutto attaccato, come un nome proprio, lessico familiare, l’altro piatto della bilancia, l’eterno squilibrio meraviglioso, la figata della schermaglia amorosa. La dedica più bella è sempre quella che si fa all’altra metà, per ricomporre la figura intera, quella con due cuori e lo sguardo nella stessa direzione. E’ un robot innamorato quello che canta amoremio, con l’autotune a palla e il pianoforte un po’ scordato, perché il paradosso è sempre la scelta a cui affidarsi. La parità ti dona, la superiorità ancora di più, dice lui a lei, e lo pensa veramente, ci puoi scommettere.[/toggler]

[toggler title=”12. Paura Di Niente – (03:44)” ]Di cosa parla Lorenzo in questa canzone? Lui non sa rispondere perché parla di un momento che ne ha dentro tanti, c’è la perdita, c’è l’amore, c’è la solitudine, la speranza, la lotta, la festa, la vita, la spazzatura, i bicchieri rotti per terra dopo una notte che si è ripetuta per tante notti, ci sono i soldati, la colpa, l’avventura, ma non si sa di cosa parla questo pezzo. Però qualcuno si emoziona, chissà perché.[/toggler]

[toggler title=”13. Affermativo – (04:10)” ]Qui ce n’è uno vivo. Non una statistica, non un numero sempre in più in basso sulla pagina del giornale, ma uno vivo, come chi canta, come chi ascolta. Come chi ha attraversato il suo mare stamattina e lo fa tutti i giorni. E’ una storia, qualche rima baciata e qualche rima così urgente che dimentica di baciarsi. L’atmosfera è l’ombra di una cumbia nel deserto del Sahara o in una città europea, da qualche parte, dove siamo già stati, a rivendicare un cielo.[/toggler]

[toggler title=”14. Fame – (08:17)” ]Si scrive fame, e si pronuncia fame, non è la traduzione di fama, ma anche un po’ sì, non è lo stomaco vuoto, ma anche un po’ si. Qualcuno dice che lo stomaco è il secondo cervello, e qualcuno addirittura che è il primo, ma sono teorie. Un verso di Bob Marley dice “ho la pancia piena ma ho fame” e Gabo Marquez in un’intervista rispose “non sono diventato ricco, sono un povero che ha fatto un po’ di soldi”, e poi c’è il solito Steve Jobs di “stay hungry, stay foolish”. Ecco, non è una solo una questione di stomaco e cervello, c’è anche il cuore di mezzo, il motore delle passioni ha tre cilindri e si alimenta con tutti i carburanti possibili, dai più sostenibili a quelli più pericolosi.[/toggler]

Oltre al disco arriva “Sbam!”, un libro-rivista-esperimento per Mondadori, che Lorenzo ha realizzato nei mesi in cui nasceva questo progetto, come un viaggio parallelo. Metà del libro è un suo racconto, ottanta pagine di avventure “ai confini della realtà”, dove sembra proprio di entrare nella sua testa. L’altra metà è un ritrovo di gente che crede nella forza della parola.

Ci sono grandi scrittori che hanno accettato l’invito, alcuni nuovi e altri famosissimi. E c’è anche Rubiland, la graphic novel di Davide Toffolo (Tre allegri ragazzi morti, autore del dialogo tra la bionda e il gorilla di Lorenzo negli stadi 2015). Filo conduttore di “Sbam!”, curato da Sergio Pappalettera, è la voglia di lasciarsi sorprendere, di avere visioni, di interpretare i segni, di non omologarsi, di essere liberi.

Per chi ama leggere “Sbam!” è il moodboard di “Oh, Vita!”, è il mondo letterario da cui nasce l’ispirazione, è una parte del mondo che piace (molto) a Lorenzo.

“Sbam!” sarà disponibile in tutte le librerie dall’inizio di dicembre.

Circa l'autore

Tony Musicali

Musicante a metà. Sono nato sulla Terra in Italia ma, adesso vivo sulla Luna. In compagnia della mia radio, osservo, ascolto e seguo tutto quello che accade nel mondo della Musica. Quelli che vivono di questa meravigliosa arte, sono davvero tanti e seguirli tutti è davvero un’ardua impresa. A chiunque canti o suoni, a chiunque abbia inciso un nuovo disco o realizzato un video, sappi che appena possibile, parlerò anche di te! Parola di Tony Musicali

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