Biagio Antonacci: fuori il video di "Mio Fratello" ft. Mario Incudine

Biagio Antonacci ha pubblicato online il video di “Mio Fratello”. Il nuovo singolo in rotazione radiofonica dal 6 aprile, è stato realizzato con la partecipazione del giovane artista siciliano Mario Incudine e tratto dall’album di inediti “Dediche e Manie”, rilasciato lo scorso 10 novembre su etichetta Iris e distribuzione Sony Music Italia.

“Mio Fratello” è una storia universale. La storia di una e mille famiglie. In cui un fratello si perde e l’altro resiste nell’attesa di vederlo tornare. E quando ritorna e bussa alla porta, la certezza del perdono è così forte che scaccia via il passato.

Il video ufficiale del brano, diretto da Gabriele Muccino, vede protagonisti due fratelli d’eccezione: Rosario e Giuseppe Fiorello che per la prima volta, compaiono insieme come special guest di un videoclip ufficiale realizzato per una canzone.

La clip, una sorta di nuova visione della parabola del figlio prodigo, racconta la storia di due fratelli siciliani che si ritrovano per ricominciare.

“Mio Fratello” – Testo (Lyrics)

Mio fratello era forte ribelle e più bello di me
Avevamo una donna in comune e una macchina in tre
Mi faceva conoscere gente che poi malediva
Mi parlava di stati sovrani e di nuove famiglie

Mio fratello rubava le sedie per stare più su
Mi diceva che tanta fortuna sarebbe arrivata
In un piccolo pezzo di terra mio padre pregava
Lo guardava negli occhi e temeva di averlo capito

Salvo l’uomo che bussa alla mia porta
Salvo l’uomo che canta alla finestra
Salvo l’uomo che scrive
Salvo l’uomo che ride
Salvo l’uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor

Mio fratello un bel giorno è sparito
E non ha ringraziato
C’è mia madre che ancora lo aspetta per l’ora di cena
Lui non era cattivo ma aveva un destino scolpito
Non lo cerco perché se lo trovo lo ammazzo da me

Tu ça talii a mia pensa a taliari a tia
Lassami campari nuddu mi po’ giudicari
Tu ça talii a mia pensa a taliari a tia
Lassami cantari chista è sulu na canzuni
Calatili tutti li occhi se vi truvati davanti a li specchi
Ca tuttu chiddu ca nun si pò ammucciari
Agghiorna come la luci do suli
Tira la petra cu è senza piccatu
Nun c’è cunnanna nun c’è cunnannatu
Haiu vistu lu munnu vutatu
La pecura zoppa assicuta lu lupu